Migliore Istruttore d’Italia 2019!

Per la seconda volta in carriera vengo inserito dalla FSI nell’élite degli istruttori italiani, come rappresentante del sud, per il lavoro svolto per la provincia di Palermo, che in particolare nel 2019 è stato rivolto a tutti i giovani palermitani a prescindere dall’associazione di appartenenza.

Questo ha prodotto dei risultati eccellenti, portando stabilmente Palermo e la Sicilia nelle vette d’Italia in tutte le manifestazioni nazionali.

Non posso che essere orgoglioso dei risultati conseguiti dai miei ragazzi, parliamo anche di ben 9 (nove) promozioni di categoria, due delle quali a livello magistrale (CM) di Adalberto e Alessio. Potrei non terminare più questo post se iniziassi a citare tutti i risultati, e allora ne cito solo uno per tutti: il titolo di Vice Campione Nazionale U10 di Marco Lo Piccolo.

Sarà davvero difficile fare meglio dei risultati del 2019, ma in fondo dissi la stessa cosa quando vinsi per la prima volta il premio (2016), e quindi non resta che rimboccarsi le maniche e provare a fare ancora meglio!

È toccato attendere più del previsto per la ratifica di questo riconoscimento, vista la situazione straordinaria di quest’anno, ma alla fine è arrivato e va bene così 😊.

Migliore Istruttore d’Italia 2016!

Con la riunione federale dell’8 Luglio di Chianciano Terme la FSI mi ha ufficialmente insignito del titolo di Migliore Istruttore, come rappresentante del sud, inserendomi nell’elitè degli istruttori 2016 (6 premi totali).
Questo premio arriva alla fine di un attività di più anni con il Circolo Palermitano che ha visto il suo culmine nel 2016. Il premio vale ancora di più se pensiamo che molto del mio tempo non è stato dedicato solamente all’insegnamento, ma anche e soprattutto all’organizzazione e alla gestione del Circolo (che in tale graduatoria naturalmente non fa testo).
Da quest’anno le nostre strade si sono divise, ma sicuramente nulla potrà cancellare i traguardi raggiunti, uno su tutti il titolo nazionale del cannizzaro, ma anche e soprattutto la progressione di una società che militava oltre la 15 posizione nelle classifiche giovanili per raggiungere nel 2016 il 2 posto assoluto con 4 titoli provinciali e 4 regionali. Per non parlare del livello degli over 16, già di successo ma ulteriormente incrementato dall’attività svolta in questi anni, due su tutti Cristoforo Guccione e Amedeo Favitta.
Il mio futuro adesso è a colori arancioni e il prossimo obiettivo è rivincere questo premio con la mia attività al Centro Scacchi, iniziata già da quest’anno con grandi soddisfazioni.

Giornata dei Maestri 2015: Sabato 20 Giugno

Quest’anno ho il piacere di curare la “giornata dei Maestri”, una interessante iniziativa lanciata dal comitato per questo 2015 all’interno del Campus per le eccellenze siciliane, quest’anno arricchito anche dal corso di aggiornamento SNAQ.

Ma andiamo a vedere nei dettagli di cosa si tratta: la giornata dei Maestri si svolgerà Sabato 20 Giugno a partire dalle 15:30, inserita nel contesto dell’Hotel Biancaneve di Nicolosi, già sede del campus lo scorso anno.

Sarà un momento didattico e di conoscenza importante per i giovani talenti, e per i Maestri la possibilità di accedere ad un monte ore di credito formativo che permetterà il passaggio alle categorie superiori didattiche del protocollo SNAQ.

Previsto dunque il soggiorno in pensione completa (dalla cena del 20 al pranzo del 21) presso l’hotel Biancaneve (****), per tutti i Maestri siciliani che desiderano aderire all’iniziativa. Invito dunque i maestri interessati a contattarmi via mail (mic.7@live.it) per essere inseriti nella manifestazione o per avere ulteriori informazioni.

 

ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA E RUOLO DEI MAESTRI

15:30 – 18:00: i ragazzi saranno divisi in gruppi (in base ai maestri partecipanti), ed ogni maestro potrà mostrare proprie partite / tematiche che ritiene particolarmente significative e raccontare le proprie esperienze scacchistiche (momenti chiave della propria “carriera scacchistica”). I Maestri potranno indirizzare gli allievi verso il metodo di studio da loro ritenuto idoneo, svelare le proprie “varianti segrete”, e analizzare partite degli allievi al fine di scovare errori sistematici sui quali lavorare per migliorare (a tal proposito si invitano i ragazzi a portare qualche loro partita).

18:00 – 19:00: gioco libero allievi vs. maestri.

19:00 – 20:00: tutti i ragazzi e i maestri saranno riuniti e a turno i ragazzi esporranno le proprie domande ai maestri, per creare una sorta di “conferenza dei maestri”.

 

MAESTRI CHE HANNO ADERITO (in continuo aggiornamento)

maestromazzilli

maestroAmato Andrea

maestrosantagati

maestromarzsa

maestrovalguarnera

maestroganci

 

maestrofabiano

Le mosse illegali nei tornei giovanili (lettera aperta di Giuseppe Cerami)

Condivido questa lettera aperta di Giuseppe Cerami a riguardo delle mosse illegali nei tornei giovanili (da Luglio 2014 infatti alla prima mossa illegale è partita persa).

Volevo anche aggiungere qualche mia considerazione alla già esaustiva lettera del responsabile tecnico del Comitato: il nuovo regolamento a mio parere ha toccato non soltanto i giovanissimi, ma tutti quanti. Da quando è in vigore questa norma anche fra gli adulti più esperti, forse colpiti dalla tensione del “non poter fare mossa irregolare”, capita di commetterle perdendo partite anche di grande vantaggio. Questo prima non era mai successo, la nuova regolamentazione ha aggiunto quindi maggiore tensione, tutto a scapito della qualità del gioco.

Senza dubbio nel settore giovanile questo si nota maggiormente: non ha più senso spiegare il concetto di scacco matto, piuttosto è meglio spiegare gli scacchi come “l’obiettivo è mangiare il re avversario”, in quanto se si riesce a “mangiare” il re avversario questo vuol dire che quest’ultimo deve aver commesso mossa irregolare e dunque ha perso la partita. Questo porterà ad un imbarbarimento del gioco dalle sue fondamenta.

 

Ecco la lettera:

“Alla FSI, alla CAF, a tutti i circoli scacchistici, a tutti gli Istruttori di scacchi e a tutti coloro che a vario titolo si occupano di scacchi a livello giovanile.

Trovo altamente diseducativo per la diffusione degli scacchi nelle nuove generazioni, l’applicazione della norma FIDE sul gioco rapid, che dà partita persa alla prima mossa illegale.

Gli scacchi in Italia sono giocati da migliaia di ragazzi nei circoli di periferia o nelle scuole; se ci sono i Caruana, i Rombaldoni e i Brunello è proprio grazie ai primi.

Ma la nostra Federazione, che non vede al dì là del proprio naso, decide di applicare pedissequamente una norma della FIDE sul gioco rapid che può andare bene a livello giovanile nei Campionati del Mondo o nei Campionati Europei, non certamente nei Campionati Provinciali o Regionali o peggio ancora negli Studenteschi.

Il risultato quale sarà? Avremo che il 60% delle partite scolastiche ed il 30% delle partite degli individuali finiranno per mossa illegale e tanto più piccoli saranno i ragazzi tanti più ciò succederà.

Noi istruttori insegneremo inutilmente a dare “scacco matto”, che dovrebbe essere lo scopo del nobil giuoco; sarebbe meglio che insegnassimo a dare solo degli scacchi al re, magari inutili, sperando che l’avversario non se ne avveda.

Proseguendo di questo passo il prossimo anno avremo la metà dei ragazzi nei nostri circoli; pensate a un piccolo principiante di 8 anni che magari perde la sua prima partita alla 4ª mossa per mossa illegale: non giocherà mai più a scacchi!

Non parliamo poi degli Studenteschi. La norma che esclude i 2003 che frequentano la I media dai Campionati è geniale.

E se in I media abbiamo un 2004 che facciamo?

La verità è che la FSI ingoia tutte le pillole amare che le propinano sperando di avere una ricompensa futura: poveri illusi, noi non siamo la Spagna.

I corsi nelle scuole li facciamo non grazie ai dirigenti federali, ma grazie alle nostre conoscenze e amicizie all’interno degli istituti scolastici e grazie alla bellezza degli scacchi che in età evolutiva offrono ai piccoli scacchisti delle possibilità di crescita a 360° che nessun altra disciplina può offrire.

Io voglio fortemente che la FSI non ci metta i bastoni tra le ruote, ma che almeno provi a risolverci i problemi. Se anche voi volete questo diffondete questa mail a tutti i componenti del mondo scacchistico e arricchitela delle vostre considerazioni.

Un ultimo messaggio per i dirigenti della FSI: svegliatevi!

Senza di noi gli scacchi torneranno ad essere esiliati e considerati un gioco di nicchia, riservato ad attempati signori sfaccendati.

 

Giuseppe Cerami

Vice Presidente AD Scacchi Lilybetana

Responsabile Tecnico Comitato Scacchistico Siciliano”

Storia degli scacchi

Gli scacchi sono un gioco da tavolo di strategia che vede opposti due avversari, detti Bianco e Nero dal colore dei pezzi che muovono. Il termine deriva dall’occitano e catalano escac, che deriva a sua volta dal persiano شاه, Shah, “re”, passato forse attraverso un adattamento arabo eš-šāq, con l’aggiunta dell’articolo e la trasformazione della fricativa persiana in occlusiva.

Gli scacchi si giocano su una tavola quadrata detta scacchiera, composta da 64 case di due colori alternati e contrastanti, sulla quale all’inizio si trovano trentadue pezzi, sedici per ciascun colore: un re, una donna (detta anche regina), due alfieri, due cavalli, due torri e otto pedoni; l’obiettivo del gioco è dare scacco matto, ovvero attaccare il re avversario senza che esso abbia la possibilità di sfuggirvi.

Originatisi in India attorno al VI secolo, gli scacchi sono giunti in Europa attorno all’anno 1000, grazie probabilmente alla mediazione degli Arabi; diffusisi nell’intero continente, hanno raggiunto una forma pressoché moderna nel XV secolo in Italia e in Spagna, mentre il regolamento odierno si è “congelato” nel XIX secolo. Dunque dalla metà dell’800, grazie a Paul Morphy e Wilhelm Steinitz, iniziano a codificarsi i fondamenti strategici del gioco; lo stesso Steinitz si proclamerà nel 1886, dopo una sfida contro Johannes Zukertort, primo campione del mondo, titolo considerato il più prestigioso per uno scacchista. Il campione in carica è Magnus Carlsen, che ha conquistato il titolo nel campionato del mondo del 2013 battendo Viswanathan Anand.

Gli scacchi sono uno dei giochi più popolari al mondo: possono essere giocati in casa, nei circoli dedicati, via Internet o per corrispondenza, sia a livello ricreativo sia agonistico. Gli scacchi sono anche uno sportriconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e competizioni ufficiali sono organizzate sotto l’egida della FIDE (Fédération Internationale des Échecs, it. Federazione Internazionale degli Scacchi), fondata nel 1924.

Il gioco degli scacchi è uno dei più complessi in assoluto: si stima che il numero di combinazioni legalmente ammesse dei 32 pezzi sulle 64 caselle della scacchiera sia compreso fra 1043 e 1050 e la dimensione dell’albero delle mosse è approssimativamente di 10123. Il numero di possibili diverse partite a scacchi è stimato essere circa 101050.