Finalmente Maestro al Terre degli Elimi 2015: report turno per turno

Giunge alla fine il VI Terre degli Elimi e con esso anche la mia rincorsa al titolo di Maestro: finalmente all’8° turno del torneo ho superato i 2200 nel live rating, raggiungendo il punteggio di 2203 conquistando quindi l’agognato titolo. Per tutti i commenti sul torneo vi reindirizzo su palermitanoscacchi.it e l’articolo che ho scritto recentemente.

Prima di iniziare una panoramica “on board” turno per turno, che dire del Terre degli Elimi? 6 edizioni mi hanno visto 6 volte partecipare, anche se a voler essere onesti, in questa sesta la mia partecipazione è stata in dubbio: principalmente perché andare a Erice per la sesta volta potrebbe risultare “annoiante”, ma più che altro a causa di alcune scelte dell’edizione del 2014 (come i turni mattutini), che mi avevano fatto mettere un bel timbro negativo alle mie partecipazioni future. Ma ecco che gli organizzatori hanno in questo 2015 sistemato tutti gli aspetti, convincendomi dunque a partecipare, un torneo peraltro che mi ha sempre portato fortuna (sempre in positivo in tutte e 6 le edizioni).

 

TURNO 1

Bene, si inizia il 28 Luglio e il primo turno mi vede opposto al Francese Konopka (1930), come al solito si inizia con i neri ma ormai ci ho fatto il callo a giocare di più da nero che da bianco e quando guardo il primo turno so sempre che devo controllare a destra (80% dei casi sempre più partite da nero, neanche fosse una maledizione). Questo mette in luce subito un problema, unito alla tagliola over 1800, vuol dire che affronterò più di metà torneo in un “elastico” costretto a vincere da nero contro i 1900 per poi giocarmela da bianco contro i 2400. Ogni partita dunque è una finale, sbagliare un match contro un 1900 significherebbe avere serie difficoltà a recuperare persino +0.

Il match inizia quindi come da pronostico: Konopka da bianco mette in campo la sua apertura, poche imprecisioni, anzi l’unica imprecisione la faccio io alla mossa 10, una banale inversione che mi fa iniziare il mediogioco a rincorrere. Il mio avversario fortunatamente continua in maniera imprecisa e senza che me ne accorgessi recuperavo terreno mossa dopo mossa.

Alla fine ha un blunder su una mia intermedia e quindi vinco la partita ancor prima di meritarmela per davvero, buona vittoria ma resta un rammarico finale: giocare con un avversario con 300 punti elo in meno e vincere a colpi di intermedie e non per netta superiorità non è di certo un buon avvio: non ho avuto il match sotto controllo, se l’intermedia l’avesse avuta lui avrei probabilmente lasciato il punto sul tavolo.

 

TURNO 2

Inizia l’altalena: secondo turno da bianco contro Matsenko (2508). Il copione è molto semplice, è una variante di spinta della francese chiusa con c4, decido bene dunque di scambiare i miei due alfieri con i due cavalli di Matsenko e di tenere chiusa la posizione. Niente di più sbagliato: nonostante avessi i pedoni f,g,h nelle posizioni di partenza e tutto il resto della scacchiera chiuso, Matsenko riuscirà a crearsi un varco, vincendo con la superiorità dei suoi pezzi. Non ho capito neanche come ho perso, sicuramente l’avversario più forte incontrato, non mi stupisce infatti che abbia vinto (dominando) il torneo.

 

TURNO 3

Penalver (1940)! E si continua nel dondolo, altra bandiera blu-bianca-rossa, altra partita da nero. La mia avversaria si rifugia in una sua pet line. Sconoscevo totalmente la linea, quindi mi sono limitato a “mettere i pezzi in gioco”, questo mi conduce in un altro mediogioco a rincorrere e pur di puntare a vincere mi sono preso alcuni notevoli rischi posizionali. Penalver la tiene bene ed arriviamo ad un finale da “0.00” 4 pedoni e cavallo lei contro 4 pedoni e alfiere io. Nel recente festival dell’Etna mi era capitato un finale simile contro un altro giocatore che giocava “a pattare”, inoltre al circolo avevamo analizzato quel finale con il M Valguarnera più e più volte, e ogni volta trovavo un modo nuovo per “rubarglielo” e lui ne trovava uno nuovo per difendersi, questa volta la situazione era un attimino più sbilanciata e quindi forte della vittoria dello scorso anno e delle approfondite analisi in questo tipo di finale ci entrai in tutta tranquillità, portandolo a casa se vogliamo anche con “semplicità”.

 

TURNO 4

Mi aspetta il GM Boros… ancora da nero?? 3 turni da nero e 1 da bianco? E’ un po’ l’emblema della difficoltà di questa cavalcata dai 2000 ai 2200. Pet line anche per Boros, la tengo bene ma mi scordo di arroccare, lasciandoci le penne in anticipo. Molti ritengono che sia più importante “saper giocare a scacchi” piuttosto che imparare le linee a memoria. Su questo sono d’accordo, ma non posso che aggiungere che sedersi al tavolo contro un GM senza avere almeno una 15ina di mosse nell’albero delle proprie varianti è solo una perdita di tempo. Boros è riuscito a sorprendermi (a dirla tutta ho ripassato molto male e poco il mio “albero varianti”, sorprendermi era piuttosto facile) e quindi ha avuto la vita facile fin dall’apertura.

 

TURNO 5

Maddens (2060), ragazzotto belga che sta ben performando nel torneo (terminerà a 5 punti), ma va bene così almeno in caso di vittoria 7 punti li avrei guadagnati e l’elastico era quasi giunto alla conclusione.

Per cause di forza maggiore sono finalmente bianco (da regolamento infatti 3 turni di fila di nero non si possono fare) e finalmente posso impostare la partita. La imposto, la conduco e la vinco con un bel sacrificio posizionale di qualità. Analizzando dopo sarà tutto molto bello, ma “live” la partita è stata affrontata “a denti stretti” e con un alto coefficiente di rischio. Le analisi mostreranno che il rischio non c’è mai stato è che la mia performance è stata buona, ma in questo torneo anche se avessi avuto la donna in più sarei rimasto lo stesso tarantolato fino alla fine della partita.

 

TURNO 6

Finalmente! Oltre mezzo k di variazione e quindi sedendomi contro un over 2400 in caso di vittoria sarei maestro, risultato difficile ma almeno ci si inizia a sedere per dei “match point”.

NO! F A V I T T A (1852). Ma si può con 3 su 5 dopo aver vinto con un 2060 pescare un 1850? Per di più mio allievo e con 2300 di performance all’attivo? Per di più da nero? Gli astri si sono messi d’accordo per non farmi passare maestro oppure i gufi stanno facendo un buon lavoro?

Bene molti mi hanno detto “beh, essendo tuo allievo sarà facile prepararti, sai dove sono le falle”. Beh non so con che istruttori siano abituati i suddetti, ma se io trovo delle falle nei repertori dei miei allievi le “tappo”, non me le tengo da parte per poi sfruttarle biecamente in torneo.

La preparazione dunque è stata difficilissima, Amedeo inoltre si è preparato almeno 30 mosse sulla mia Main Line, relegandola a un futile espediente teorico nel momento in cui avessi voluto usarla. Dopo una nottata di ricerca mi invento una Tarrasch, sorprendendo alla grande Amedeo che dopo poche mosse commette l’unico errore ma decisivo di tutta la partita: perde un pedone. Dopo di ciò Amedeo giocherà sempre la prima o la seconda del motore, costringendomi ad un gioco estremamente preciso ma che mi conduce in finale con il pedone di più, vincendolo.

 

TURNO 7

Felicissimo mi approccio al turno 7, dovendo giocare da bianco con +13 all’attivo, con 4 su 6 avrò finalmente il mio match point da giocarmi… NO: Nedostup (2228), ragazzino russo performante 2350. In caso di vittoria raggiungerei i 2199,3… mi siedo con rammarico pensando che prima o dopo girerà…

Partita rapida, Nedostup sa 25 mosse di teoria, bene o male le azzecco pure io, entrando in un mediogioco con pezzi pesanti e alfieri di colore contrari, un mediogioco che mi vede in leggero vantaggio ma con una posizione ancorata sul pareggio. Penso bene allora di proporre patta, rilassandomi per i turni successivi invece di sprecare energie in una posizione che anche dopo un’ardua lotta ci avrebbe possibilmente visto pareggiare. Con mia sorpresa Nedostup rifiuta e continua a giocare: questo mi fa venire in mente un paio di pensieri, “guarda un po’, solo 50 punti in più di me e non mi dà il pareggio finchè non siamo re contro re”, questo mi fa diventare ancora più “sospettoso” quando vedo giocatori con 3-400 punti in più “dare” patta dopo 15 mosse lampo, o sono sfortunato io, oppure c’è qualcosa sotto dietro a tutte quelle “patte blitz”.

Nel frattempo Nedostup continuava a giocare a scacchi, mentre io avevo attivato lo “sleep” mode, ed è ad un passo dal darmi matto. All’improvviso quindi mi sveglio, mi prendo 10 minuti per tornare in partita e da questo momento, finalmente, la nuvoletta di pioggia che mi seguiva si allontana un attimo, e girano 24h di “fortuna” anche per me: inizio inventandomi un estrazione del re “h1-g1-f2-g3-h4-h5” che mi fa salvare il pareggio contro Nedostup.

 

TURNO 8

La ruota continua a girare: di sera scopro che giocherò di nuovo da bianco contro il MF Matsenko (2308), che performava appena 2250, addirittura qualche punto meno di me, avversario dunque forte ma abbordabile: questo è il primo match point per passare maestro, in caso di pareggio il match point si sarebbe spostato a ultimo turno da nero, in caso di sconfitta addio match point per questo torneo. Il risultato dunque era solo uno ma possibile.

In mattinata prosegue un po’ di fortuna con la C maiuscola facendomi vincere al sorteggio del Terre degli Elimi il 1° premio: un televisore 32 pollici. Con un biglietto che peraltro non avevo neanche comprato ma che mi era stato regalato allo stage di Tiviakov, stage che si rivela fondamentale in queste due partite: “king extraction”, una manovra difensiva che abbiamo approfondito allo stage e che è stata il cuore pulsante di questi ultimi decisivi due match.

La partita con Matsenko inizia male: avevo già giocato la francese di spinta contro il fratello, quindi giocavo a carte scoperte, tuttavia finora da bianco avevo fatto solo francesi di spinta, quindi avevo approfondito e analizzato tutte le partite e quindi era sicuramente la variante sulla quale ero più preparato, la gioco di nuovo… non potevo fare errore peggiore.

Alla nona arriva la novità teorica probabilmente preparata dal fratello (spettatore interessato) che mi spiazza totalmente, condannandomi a un “-1” che dà l’opportunità al giovane Matsenko di imbastire un attacco contro il mio re. E qui arriva la seconda King Extraction! (g1-f2-e2-d2-c2), il matto è scampato, adesso è il mio turno: tutti i pezzi verso la madrepatria Russia, anche Matsenko prova una King Extraction, ma sicuramente non ha studiato con Tiviakov! La sua dunque fallisce, ed è 1-0: “game-set-match” dice lo Squirtle al mio fianco, che nel frattempo si era abilmente liberato dei gufi, permettendomi le 24h da “lucky day”.

 

TURNO 9

La fortuna sembra continuare, pesco infatti … un altro FM russo abbordabile, sono ancora in lizza per il primo posto in caso di risultati clamorosi, ma più concretamente in caso di vittoria arriverei 4° a parimerito col 2°.

La partita inizia, il mio avversario sembra abbastanza abbordabile, purtroppo dopo un’ottima apertura inizio a giocare con sufficienza, volevo vincere la partita, ma aver raggiunto un obiettivo inseguito per 9 anni mi ha dato un grande senso di appagamento, che non sono riuscito a “smaltire” live, sprecando dunque l’ultima partita.

Alla fine terminerò lo stesso 1° degli italiani, guadagnando l’invito per il II Festival dell’Etna. Nonostante la sconfitta finale la performance rimarrà sui 2270 permettendomi di ottenere anche una seconda norma di Maestro (melius abundare).

 

Siamo alla conclusione, il traguardo raggiunto mi riempie di orgoglio, ma la sfida più grande sarà adesso quella di non fermarsi, di andare oltre e di puntare a traguardi superiori.

Dulcis in fundo arriviamo ai ringraziamenti: in primis come già anticipato volevo ringraziare Alessandro Monaco e il suo staff non solo per l’organizzazione del Terre degli Elimi (da 6 anni leader dei Festival siciliani), ma soprattutto per averci dato in primavera l’opportunità di uno stage intensivo con un GM del calibro di Sergey Tiviakov, stage che mi ha sicuramente spinto con forza verso questo traguardo.

Ma a proposito di istruttori come non menzionare il MF Amato che mi ha dato una spinta quando ero ancora agli inizi (2000-2100) di questa scalata, e anche il “vecchio” MF Ferro che nonostante l’età e la pancia ( 😀 ) rappresenta sempre un punto di riferimento.

E menzione d’onore a tutto il mio Circolo, che con il tifo e la competizione mi hanno spinto a migliorarmi sempre di più, perché i match serali con il M Valguarnera sono più importanti dei Festival Internazionali e si devono vincere!

CPS Banca Nuova e l’impresa in serie A1

Campionato Italiano a Squadre 2015, anche quest’anno ho avuto la fortuna di partecipare in serie A1 con la squadra del Circolo Palermitano Scacchi, CPS Banca Nuova A1, per il secondo anno di fila sempre nel girone A1.4.

Nel 2014 avevamo colto un prestigioso risultato, infatti con i miei compagni Guido Morello, Salvo Di Misa e Mimmo Verga eravamo riusciti a ottenere la salvezza, terminando addirittura terzi (ex aequo con i secondi), risultato davvero di livello, considerando la media elo dei componenti (circa 2000 e ultima fra le sei squadre) e considerando il fatto che “sulla carta” questa è la terza formazione del Circolo!

In questo 2015 ci presentavamo davvero rinforzati, infatti a Salvo e Mimmo, entrambi all’estero, si sono sostituiti Claudio Mangione e Luca Varriale, che aggiungendo anche il mio +75 rispetto all’anno scorso, ha fatto balzare la media elo della squadra di 100 punti.

Quest’anno tutte le squadre si presentavano sulla carta con GM, IM, ma è storia di ogni anno e non ci eravamo preoccupati più di tanto: vengono infatti inseriti nominativi che poi giocheranno in master, magari per fare un pò di pretattica impedendo la preparazione ad-personam, mischiando dunque le scacchiere.

Venerdì 27 Marzo ad Enna iniziava il Campionato, e mai ci saremmo aspettati di vedere tutti quei giocatori titolati: per intenderci, gli avversari più deboli (sulla carta) si presentavano con un MI e 3 CM, passando per le formazioni di Roma (GM – FM – FM – CM) e l’altra squadra di Palermo (GM – GM – FM – M). L’impresa sembrava dunque davvero ardua, dato che noi, seppur rinforzati rispetto al 2014, ci presentavamo con 4 CM, e soprattutto nel 2014 avevamo fronteggiato squadre si sulla carta più forti, ma che avevano al massimo MF e Maestri.

A questo si aggiungeva che l’altra nostra formazione in A1 era costretta a ritirarsi, causa problemi di salute / impegni dei componenti: questo ci ha caricato di responsabilità ma anche di tensione: se fossimo retrocessi anche noi, in un colpo solo entrambe le formazioni del CPS si sarebbero ritrovate nella serie inferiore, con figuraccia annessa.

Prefazione a parte, inizia il torneo!

TURNO 1

Il primo turno naturalmente ci vede vincere a forfait contro l’altra squadra ritirata, per me da Direttore Tecnico del Circolo è stato utile il forfait a primo turno perchè mi sono potuto dedicare alle altre formazioni, a distribuire le magliette di gioco etc. Sicuramente come squadra sarebbe stato più utile un forfait nei turni mattutini, ma sta di fatto che il regolamento dice che le squadre dello stesso Circolo devono giocare a primo turno, e quindi il tutto era stato preventivato. Non era stata preventivata invece la vittoria della formazione di Catania contro quella di Napoli a primo turno, risultato che complica le nostre possibilità di salvezza, in quanto se prima la “corsa” era su Catania, adesso dovevamo farla anche su Napoli.

TURNO 2

Secondo turno, contro la formazione di Napoli, sensazioni miste: vincendo avremmo avuto quasi in tasca la salvezza, infatti avremmo avuto +2 sulla formazione di Napoli che poi per superarci avrebbe dovuto fare almeno una vittoria e un pareggio contro le due formazioni più quotate del Centro Scacchi e della Steinitz Roma. Perdendo invece eravamo noi a dover fare quasi la stessa cosa.

Io gioco contro il MF Esposito e dopo 6 mosse mi rendo conto di essermi dedicato negli ultimi mesi troppo a fare l’istruttore e poco a fare il giocatore: inversione di variante e grave svantaggio nonostante avessi il bianco. Ma nei tornei a squadre si gioca così, resistere fino alla fine per non destabilizzare il risultato e la concentrazione degli altri compagni; tento dunque di tutto per restare aggrappato al match. In terza Luca pareggia, mentre in quarta Guido capisce che tutto dipende da lui: doppio sacrificio sull’arrocco avversario e vittoria portata a casa brillantemente. A quel punto anche Claudio è in vantaggio e riesco quindi ad avere 15 minuti di tranquillità, grazie anche ad una brillante intermedia che mi permette di arroccare e contenere l’impeto del mio avversario.

In prima scacchiera avviene di tutto: Claudio che era in vantaggio sbaglia ed il suo finale è perso; incredibilmente però lo sento pronunciare “TIME”, si esatto all’avversario finisce il tempo (nonostante il +30s di incremento), a dimostrazione che comunque il finale non era vinto in surplace e siamo sul 2,5 a 0,5!

Bene avevamo vinto ed ero rimasto solo io a giocare, ero davvero soddisfatto perchè nonostante la posizione persa già dall’inizio l’avevo tirata per le lunghe, ed è così che si gioca nei tornei a squadre. Tuttavia il finale è di alfieri contrari, la mia specialità; il mio avversario prova un piano inferiore e riesco a strappare il pareggio! Un pareggio davvero logorante ma che legittima ancora di più il nostro risultato di squadra, 3 – 1.

TURNO 3

Neanche il tempo di finire di mangiare e ci sediamo per il derby contro il Centro Scacchi, derby sentito fino a un certo punto, visto che quasi tutti gli avversari non erano i nostri coetanei palermitani ma GM ingaggiati.La nostra attenzione è quindi sul match Roma-Napoli, che termina contro il pronostico 2-2 riaprendo le chance per la loro salvezza. Il nostro match è chiaro, bisogna attaccare in terza e quarta scacchiera per avere qualche possibilità di ottenere almeno un pareggio. Guido e Luca si fanno prendere un pò troppo la mano, vincendo entrambi , in seconda scacchiera contro il GM Efimov questa volta esco bene dall’apertura, ma in mediogioco mi devo arrendere, senza infamia, alle sue capacità di gioco, perdendo poi il finale. Grande felicità dunque per il pareggio raggiunto, ma non è finita: in prima scacchiera gioca ancora Claudio Mangione, finale di alfieri contrari contro il GM Drasko, resistenza stoica e pareggio a casa, ed è 2,5 a 1,5! CPS Vince!

TURNO 4

Con 6 punti su 6 la salvezza era dunque portata a casa, ma con 2 punti di vantaggio sulla seconda ormai i nostri obiettivi erano cambiati: provare a vincere!

Ero soddisfatto dei miei risultati (patta con FM, sconfitta con GM), ma come qualità di gioco no; il Sabato quindi faccio le ore piccole e mi preparo un pò, sacrificando dunque concentrazione (ore di sonno) per qualità tecnica (allenamento, preparazione apertura); lo scambio paga, e Domenica mattina contro la formazione di Catania (in 2a contro Carbone), sono abbastanza sul pezzo ed esco dall’apertura con posizione favorevole e gran vantaggio di tempo. Facendo due conti ci rendiamo conto che sia pareggiando che vincendo contro Catania, a ultimo turno contro Roma dobbiamo comunque almeno portare a casa il pareggio per vincere il torneo. La compagine catanese pareggiando avrebbe ottenuto la salvezza matematica. Sembra tutto già scritto ma i cugini vedono in 1a scacchiera IM Dragojlovic VS Mangione in vantaggio per loro e decidono dunque di proporre patta in 2a, 3a, 4a ma non in prima. Situazione che sa di presa in giro, a questo punto ci riuniamo e decidiamo di vincere anche questa: in 4a proponiamo il pareggio, dato che la posizione di Guido era davvero incerta. In 1a da pronostico perdiamo. In 2a e 3a concretizziamo quanto prima analizzato: vero era che in 1a stavamo perdendo, ma in 2a e 3a eravamo in vantaggio, i cugini catanesi non hanno calcolato questo, affidandosi al “pedone in più” di Dragojlovic, e hanno quindi finito per perdere 2,5 a 1,5; CPS a 8 su 8!! Personalmente ho giocato un’ottima partita, pochi rischi, piani concreti, conclusione di qualità (sviluppando una posizione di zugzwang con ancora parecchi pezzi in gioco!).

TURNO 5

Nella mattinata era arrivato un altro risultato fuori pronostico: Napoli ferma sul 2-2 il Centro Scacchi, questo vuol dire che se l’ultimo turno fra noi e Roma fosse finito in pareggio noi avremmo vinto il torneo, mentre loro si sarebbero qualificati per la Master arrivando matematicamente secondi (dal momento che noi la squadra in Master ce l’abbiamo già e quindi non potevamo “promuovere”).

Il pareggio sembra dunque già scritto, invece la formazione romana, forte del GM Ristic in prima e di una media elo assolutamente superiore, decide di giocarsi il match (e te pareva! Tutti a sottovalutarci!). Il GM Ristic da pronostico fa sua la partita in 1a scacchiera, nonostante un’ottima resistenza da parte di Claudio. In 2a  gioco contro il FM Ferretti, dopo un buon inizio mi trovo in una posizione assolutamente passiva, non necessariamente in svantaggio, ma sicuramente avevo il mio bel da fare in difesa. Sia Luca che Guido avevano invece due posizioni giocabili e pari. Qui avviene qualcosa di imprevisto: Ferretti sbaglia e lascia un pezzo sotto! Dopo averne lasciati tanti agli avversari, finalmente uno mi è ritornato! Forte del pezzo in più porto il punto a casa, mentre Guido e Luca amministrano e pareggiano: 2 – 2 CPS Banca Nuova vince la serie A1.4 con 9 punti su 10!

 

Che dire per concludere: un risultato che ci ha riempito di gioia, un risultato netto con una vittoria di ben 2 punti sulla seconda e 3 sulla terza, un risultato che arriva dalle grandi performance di tutti i componenti, ognuno imprescindibile per il risultato finale. E vorrei anche sottolineare la presenza nel nostro MF Andrea Amato, che ci ha supportato, preparato per tutta la competizione.

Ai nipoti racconteremo che 3 GM, 1 IM e svariati FM non sono riusciti a fermare 4 CM del Circolo Palermitano Scacchi, quando l’entusiasmo conta più dei giocatori ingaggiati. Acta est fabula, plaudite.

Michel Bifulco

La mia esperienza al III Internazionale Mare di Fano

Di recente ho partecipato al terzo Festival Internazionale “Mare di Fano”, precisamente dal 28 Luglio al 3 Agosto.

Tralasciando tutti i commenti sulla trasferta e sull’organizzazione (già ampiamente discussi qui: http://www.palermitanoscacchi.it/1185-varriale-si-conferma-cm-fano-organizzazione-da-migliorare/), vediamo subito l’andamento del mio torneo.

Naturalmente Open Magistrale over 1900 con 51 partecipanti. Si rivela ottima la scelta di arrivare sul posto con un giorno di anticipo, e il 28 mattina sono piuttosto carico per il primo turno insolitamente h12.

 

TURNO 1

Sono 26 esimo per elo su 52 partecipanti, esce il turno, mi trovo a giocare in ultima scacchiera da bianco contro l’ultimo di tabellone, mi siedo sulla scacchiera e inizio a concentrarmi, a 5 minuti dall’ inizio del turno però accade l’imprevisto: un partecipante è assente e si devono rifare i turni, ritrovandomi quindi sempre 26esimo per elo ma su 51 partecipanti. Faccio 2+2 e capisco che questo cambiamento sarà traumatico: dall’ultima alla prima scacchiera contro il GM Andrey Vovk (2616) e per di più anche da nero.

Poco male comunque, dato che la partita inizia su un territorio a me molto favorevole, dove di recente avevo anche scovato una interessante novità teorica e non mi faccio pregare per esibirla. Con mia grande sorpresa Vovk è in crisi e dopo 15 mosse la differenza di tempo è incredibile: 1h35 VS 0h45 a mio favore! Oltre il fattore tempo anche sulla scacchiera si va delineando una situazione molto piacevole: giocavo in “sur place” forte della conoscenza della variante, mentre il mio avversario sembrava stesse andando a tentoni! La partita prosegue così, forte del vantaggio, riesco a giocare tutte mosse buone e Vovk non riesce mai a recuperare.

Arriviamo alla 60esima mossa e il mio vantaggio è sia di tempo che sulla scacchiera, anche con le energie ero molto carico; purtroppo, in un finale che avrei giocato per vincere contro un avversario più scarso, vedo un miraggio nel deserto: una fortezza che avrebbe permesso la fine facile della partita “accontentandomi” del pareggio. Naturalmente mi sfugge un’intermedia e la fortezza crolla, perdendo la partita. Grande rammarico dunque per questo primo turno, ma l’essermela giocata alla pari con un avversario di 550 punti in più mi ha “gasato” un tantino, permettendomi di giocare in maniera più spregiudicata per tutto il torneo.

 

TURNO 2 

Avendo perso ero dunque fra i primi di Elo a 0 punti (il secondo per la precisione) e il pescaggio doveva riservarmi il bianco contro un avversario più debole, ero dunque pronto a fare faville.

Incredibilmente il sorteggio dice: Bifulco – Radonjanin (FM 2262), generando un accoppiamento 2-1 fra i giocatori a 0 punti. Quindi dopo aver lanciato un paio di maledizioni ad un sistema di accoppiamento improponibile, del quale ancora ignoro la natura, mi siedo con tutta la voglia di tramutare il mio malumore in cattiveria agonistica.

Così è, gioco un’altra ottima partita, a viso aperto, sempre in vantaggio di quello 0,30 – 0,40 che a fine partita non si rivelerà sufficiente per vincere, ma porto comunque a casa un ottimo pareggio.

 

TURNO 3

Primo doppio turno in condizioni disastrose: cambiamento di sede lampo a 2km di distanza, un ristorante abbastanza piccolo e inadeguato. Le condizioni di gioco si rivelano pessime, e le possibilità di preparazione sono prossime allo 0 dato lo scarso tempo a disposizione, reso ancora più scarso dallo spostamento. Il turno dice Formento (M 2228) – Bifulco, e la fortuna per una volta mi viene davvero incontro: il mio avversario non conosce totalmente la mia linea e finisce per fare mosse deboli e andare molto sotto di tempo, il mio vantaggio è enorme perchè giocavo la linea a memoria, mentre il mio avversario non conoscendola era costretto a “pensare” in condizioni davvero non adatte ad un torneo di scacchi. L’epilogo era dunque già scritto: dopo 15 mosse la partita è già sullo 0-1 con un ottimo sacrificio di pezzo sull’arrocco avversario.

 

TURNO 4

Al turno 4 si ritorna nella sede abituale e il turno mi vede opposto, da bianco, al MF Valerio Luciani. Vengo subito spiazzato sulla preparazione, con la partita che si sviluppa con una siciliana, mai giocata dal mio avversario (sul database). Bene comunque il mio approccio alla partita, partita molto vivace: riesco a prendere la torre per alfiere+2 pedoni, ed entro in un finale che giudicavo apparentemente vinto. In analisi scoprirò che il mio avversario pensava invece fosse vinto per lui!! Come sempre, la verità sta nel mezzo e la partita finisce in pareggio (anche in analisi!). Altro buon risultato.

 

TURNO 5

Turno mattutino del doppio turno, gioco da nero contro il forte CM Savino Lattanzio (2076) che oltre a un’ottima performance nei primi 4 turni, era anche reduce da un piazzamento di vertice al Campionato Nazionale CM. Ancora una volta il sistema di accoppiamento genera un turno molto dubbio (27 VS 26!), ma ormai è abitudine.

Savino gioca un benko rifiutato molto solido con la linea Dc2 con trattamento posizionale (c’è anche un trattamento ultramoderno con F4, Tf3, Th3!!!), e la partita si dirige in un finale di cavalli estremamente patto. La partita poteva benissimo finire lì, tuttavia mi intestardisco e decido di provare a vincere in tutti i modi il finale: la scelta si rivela corretta, riesco a crearmi un paio di chance per vincere e la posizione nonostante i pochi pezzi in gioco è tutt’altro che semplice! Si avvia dunque un finale sull’ X2, ma di fronte a me trovo un avversario molto ostico che riesce a difendersi in maniera precisa a tutti i tentativi per vincere (e ne ho provati davvero tanti), la partita finisce dunque con un giusto pareggio alle 14:45.

 

TURNO 6

15 minuti dopo inizia il sesto turno, da bianco contro la 1N Danilo Altieri, che ha performato 2100 per tutto il torneo, gli accoppiamenti continuano a non darmene una buona. Inizio molto solido e arriva una richiesta di patta dopo solo 12 mosse. Le mie energie erano prossime allo 0, le capacità di concentrazione probabilmente anche in negativo, ma nonostante avessi tutte le intenzioni di accettare e riposarmi, mi ricordo di essermi fatto 1000km per essere lì, e pareggiare (d’accordo) con un avversario di 100 punti elo meno dopo solo 12 mosse, pur con pochissime energie in corpo,  era una cosa che non mi sarei perdonato.

Continuo a giocare in maniera orrenda, sbaglio tutto dal piano alla difesa, ma sto ancora sullo -0,30, fintanto che decido anche di regalare una qualità. La partita continua e con un sussulto di orgoglio riesco a recuperare la posizione ed entrare in un finale facilmente patto. Tuttavia decido di provare a vincerlo tentando di rientrare in un finale 3 pedoni + alfiere contro torre, ma mi sfugge la mossa più semplice e riesco anche a perdere.

 

TURNO 7

Marzaduri R (1944) – Bifulco. Ennesimo colpo di “fortuna” negli accoppiamenti: Riccardo all’ aggiornamento avrà 100 punti elo in più! Ricaricato dopo la sconfitta di ieri, mi siedo con un solo obiettivo e un unico risultato disponibile, e tutte le mie mosse, dalla prima all’ultima, esprimono questo stato. Partita iperaggressiva dove sarebbe un eufemismo dire che mi sono preso “qualche rischio”. A posteriori, analizzandola con Houdini, tutte le mie mosse, anche quelle più aggressive, erano corrette e nessuna aveva una confutazione tattica nemmeno con il motore. Tuttavia a gioco umano, seduto lì, sono entrato in un paio di linee “a sentimento” “o la va o la spacca” e in un paio di frangenti il mio pensiero fisso era “questa la perdo sicuro!”. Fortunatamente invece la qualità della mia partita è stata buona e nonostante i rischi corsi sono riuscito a vincere anche brillantemente.

 

TURNO 8 

Bifulco – Klimentov E (2032), giovane russo con performance da 2150, il vega mi odia ma ormai questo si sapeva.

La stanchezza si inizia a fare sentire e in apertura vengo spazzato via: il motore dopo valuterà la mia posizione solo -0,40, ma a gioco umano credevo fosse almeno -2, -3. In mediogioco invece Klimentov fa un errore grave, per mangiarsi un pedone perde alcuni tempi preziosi regalandomi un’ iniziativa incredibile (+5 !!!), che non sfrutto pienamente. Entro comunque in una buona posizione con un pedone in più, e ad un certo punto ho anche una combinazione tattica molto semplice per guadagnare una torre netta! …che non vedo. Finale con pedone in più per me ma alfieri di colori contrari, patta e tanti rimpianti.

 

TURNO 9

Da nero contro il M Ciampi (2030); le 3 ore di sonno della notte precedente (per prepararci alla partenza) influiscono subito sul match e già dall’ apertura capisco che non sono in gioco e la partita si incanala subito sull’1X.

Forte dell’ esperienza del 6° turno, e ormai conscio che senza energie a scacchi non si può giocare, decido di “far valere” i miei 50 punti elo in più, proponendo il pareggio, che viene accettato.

 

Dunque alla fine 4.5 su 9 e 10 punti elo portati a casa. Resta il rammarico di non essere andato a premio: ero il primo per bucholz di quelli a 4.5, ma sono stato superato da giocatori con 5 punti con performance e bucholz molto più bassi dei miei. Quando si adotta un sistema di gioco del genere, che fa scontrare i giocatori “vicini di tabellone” questo è il risultato, coloro che pescano da dietro giocatori più scarsi hanno la meglio in classifica, e quindi giocatori con performance 100/150 punti inferiori alle mie mi sono tranquillamente arrivati davanti.

Nonostante le debacle “tecnico-organizzative” resta per me una gradevole esperienza, in una cittadina, Fano, che ben si sposa con una trasferta estiva di ragazzi.