Di recente ho partecipato al terzo Festival Internazionale “Mare di Fano”, precisamente dal 28 Luglio al 3 Agosto.
Tralasciando tutti i commenti sulla trasferta e sull’organizzazione (già ampiamente discussi qui: http://www.palermitanoscacchi.it/1185-varriale-si-conferma-cm-fano-organizzazione-da-migliorare/), vediamo subito l’andamento del mio torneo.
Naturalmente Open Magistrale over 1900 con 51 partecipanti. Si rivela ottima la scelta di arrivare sul posto con un giorno di anticipo, e il 28 mattina sono piuttosto carico per il primo turno insolitamente h12.
TURNO 1
Sono 26 esimo per elo su 52 partecipanti, esce il turno, mi trovo a giocare in ultima scacchiera da bianco contro l’ultimo di tabellone, mi siedo sulla scacchiera e inizio a concentrarmi, a 5 minuti dall’ inizio del turno però accade l’imprevisto: un partecipante è assente e si devono rifare i turni, ritrovandomi quindi sempre 26esimo per elo ma su 51 partecipanti. Faccio 2+2 e capisco che questo cambiamento sarà traumatico: dall’ultima alla prima scacchiera contro il GM Andrey Vovk (2616) e per di più anche da nero.
Poco male comunque, dato che la partita inizia su un territorio a me molto favorevole, dove di recente avevo anche scovato una interessante novità teorica e non mi faccio pregare per esibirla. Con mia grande sorpresa Vovk è in crisi e dopo 15 mosse la differenza di tempo è incredibile: 1h35 VS 0h45 a mio favore! Oltre il fattore tempo anche sulla scacchiera si va delineando una situazione molto piacevole: giocavo in “sur place” forte della conoscenza della variante, mentre il mio avversario sembrava stesse andando a tentoni! La partita prosegue così, forte del vantaggio, riesco a giocare tutte mosse buone e Vovk non riesce mai a recuperare.
Arriviamo alla 60esima mossa e il mio vantaggio è sia di tempo che sulla scacchiera, anche con le energie ero molto carico; purtroppo, in un finale che avrei giocato per vincere contro un avversario più scarso, vedo un miraggio nel deserto: una fortezza che avrebbe permesso la fine facile della partita “accontentandomi” del pareggio. Naturalmente mi sfugge un’intermedia e la fortezza crolla, perdendo la partita. Grande rammarico dunque per questo primo turno, ma l’essermela giocata alla pari con un avversario di 550 punti in più mi ha “gasato” un tantino, permettendomi di giocare in maniera più spregiudicata per tutto il torneo.
TURNO 2
Avendo perso ero dunque fra i primi di Elo a 0 punti (il secondo per la precisione) e il pescaggio doveva riservarmi il bianco contro un avversario più debole, ero dunque pronto a fare faville.
Incredibilmente il sorteggio dice: Bifulco – Radonjanin (FM 2262), generando un accoppiamento 2-1 fra i giocatori a 0 punti. Quindi dopo aver lanciato un paio di maledizioni ad un sistema di accoppiamento improponibile, del quale ancora ignoro la natura, mi siedo con tutta la voglia di tramutare il mio malumore in cattiveria agonistica.
Così è, gioco un’altra ottima partita, a viso aperto, sempre in vantaggio di quello 0,30 – 0,40 che a fine partita non si rivelerà sufficiente per vincere, ma porto comunque a casa un ottimo pareggio.
TURNO 3
Primo doppio turno in condizioni disastrose: cambiamento di sede lampo a 2km di distanza, un ristorante abbastanza piccolo e inadeguato. Le condizioni di gioco si rivelano pessime, e le possibilità di preparazione sono prossime allo 0 dato lo scarso tempo a disposizione, reso ancora più scarso dallo spostamento. Il turno dice Formento (M 2228) – Bifulco, e la fortuna per una volta mi viene davvero incontro: il mio avversario non conosce totalmente la mia linea e finisce per fare mosse deboli e andare molto sotto di tempo, il mio vantaggio è enorme perchè giocavo la linea a memoria, mentre il mio avversario non conoscendola era costretto a “pensare” in condizioni davvero non adatte ad un torneo di scacchi. L’epilogo era dunque già scritto: dopo 15 mosse la partita è già sullo 0-1 con un ottimo sacrificio di pezzo sull’arrocco avversario.
TURNO 4
Al turno 4 si ritorna nella sede abituale e il turno mi vede opposto, da bianco, al MF Valerio Luciani. Vengo subito spiazzato sulla preparazione, con la partita che si sviluppa con una siciliana, mai giocata dal mio avversario (sul database). Bene comunque il mio approccio alla partita, partita molto vivace: riesco a prendere la torre per alfiere+2 pedoni, ed entro in un finale che giudicavo apparentemente vinto. In analisi scoprirò che il mio avversario pensava invece fosse vinto per lui!! Come sempre, la verità sta nel mezzo e la partita finisce in pareggio (anche in analisi!). Altro buon risultato.
TURNO 5
Turno mattutino del doppio turno, gioco da nero contro il forte CM Savino Lattanzio (2076) che oltre a un’ottima performance nei primi 4 turni, era anche reduce da un piazzamento di vertice al Campionato Nazionale CM. Ancora una volta il sistema di accoppiamento genera un turno molto dubbio (27 VS 26!), ma ormai è abitudine.
Savino gioca un benko rifiutato molto solido con la linea Dc2 con trattamento posizionale (c’è anche un trattamento ultramoderno con F4, Tf3, Th3!!!), e la partita si dirige in un finale di cavalli estremamente patto. La partita poteva benissimo finire lì, tuttavia mi intestardisco e decido di provare a vincere in tutti i modi il finale: la scelta si rivela corretta, riesco a crearmi un paio di chance per vincere e la posizione nonostante i pochi pezzi in gioco è tutt’altro che semplice! Si avvia dunque un finale sull’ X2, ma di fronte a me trovo un avversario molto ostico che riesce a difendersi in maniera precisa a tutti i tentativi per vincere (e ne ho provati davvero tanti), la partita finisce dunque con un giusto pareggio alle 14:45.
TURNO 6
15 minuti dopo inizia il sesto turno, da bianco contro la 1N Danilo Altieri, che ha performato 2100 per tutto il torneo, gli accoppiamenti continuano a non darmene una buona. Inizio molto solido e arriva una richiesta di patta dopo solo 12 mosse. Le mie energie erano prossime allo 0, le capacità di concentrazione probabilmente anche in negativo, ma nonostante avessi tutte le intenzioni di accettare e riposarmi, mi ricordo di essermi fatto 1000km per essere lì, e pareggiare (d’accordo) con un avversario di 100 punti elo meno dopo solo 12 mosse, pur con pochissime energie in corpo, era una cosa che non mi sarei perdonato.
Continuo a giocare in maniera orrenda, sbaglio tutto dal piano alla difesa, ma sto ancora sullo -0,30, fintanto che decido anche di regalare una qualità. La partita continua e con un sussulto di orgoglio riesco a recuperare la posizione ed entrare in un finale facilmente patto. Tuttavia decido di provare a vincerlo tentando di rientrare in un finale 3 pedoni + alfiere contro torre, ma mi sfugge la mossa più semplice e riesco anche a perdere.
TURNO 7
Marzaduri R (1944) – Bifulco. Ennesimo colpo di “fortuna” negli accoppiamenti: Riccardo all’ aggiornamento avrà 100 punti elo in più! Ricaricato dopo la sconfitta di ieri, mi siedo con un solo obiettivo e un unico risultato disponibile, e tutte le mie mosse, dalla prima all’ultima, esprimono questo stato. Partita iperaggressiva dove sarebbe un eufemismo dire che mi sono preso “qualche rischio”. A posteriori, analizzandola con Houdini, tutte le mie mosse, anche quelle più aggressive, erano corrette e nessuna aveva una confutazione tattica nemmeno con il motore. Tuttavia a gioco umano, seduto lì, sono entrato in un paio di linee “a sentimento” “o la va o la spacca” e in un paio di frangenti il mio pensiero fisso era “questa la perdo sicuro!”. Fortunatamente invece la qualità della mia partita è stata buona e nonostante i rischi corsi sono riuscito a vincere anche brillantemente.
TURNO 8
Bifulco – Klimentov E (2032), giovane russo con performance da 2150, il vega mi odia ma ormai questo si sapeva.
La stanchezza si inizia a fare sentire e in apertura vengo spazzato via: il motore dopo valuterà la mia posizione solo -0,40, ma a gioco umano credevo fosse almeno -2, -3. In mediogioco invece Klimentov fa un errore grave, per mangiarsi un pedone perde alcuni tempi preziosi regalandomi un’ iniziativa incredibile (+5 !!!), che non sfrutto pienamente. Entro comunque in una buona posizione con un pedone in più, e ad un certo punto ho anche una combinazione tattica molto semplice per guadagnare una torre netta! …che non vedo. Finale con pedone in più per me ma alfieri di colori contrari, patta e tanti rimpianti.
TURNO 9
Da nero contro il M Ciampi (2030); le 3 ore di sonno della notte precedente (per prepararci alla partenza) influiscono subito sul match e già dall’ apertura capisco che non sono in gioco e la partita si incanala subito sull’1X.
Forte dell’ esperienza del 6° turno, e ormai conscio che senza energie a scacchi non si può giocare, decido di “far valere” i miei 50 punti elo in più, proponendo il pareggio, che viene accettato.
Dunque alla fine 4.5 su 9 e 10 punti elo portati a casa. Resta il rammarico di non essere andato a premio: ero il primo per bucholz di quelli a 4.5, ma sono stato superato da giocatori con 5 punti con performance e bucholz molto più bassi dei miei. Quando si adotta un sistema di gioco del genere, che fa scontrare i giocatori “vicini di tabellone” questo è il risultato, coloro che pescano da dietro giocatori più scarsi hanno la meglio in classifica, e quindi giocatori con performance 100/150 punti inferiori alle mie mi sono tranquillamente arrivati davanti.
Nonostante le debacle “tecnico-organizzative” resta per me una gradevole esperienza, in una cittadina, Fano, che ben si sposa con una trasferta estiva di ragazzi.